Vista: quali sono i rischi della troppa esposizione tecnologica?
Una vecchia vignetta che circolava qualche anno fa sui social network mostrava una persona anziana intenta ad aiutare un giovane con gli occhi puntati sul cellulare ad attraversare la strada. Un paradosso naturalmente, che serve però, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che cade il 14 ottobre, a puntare l’attenzione sui rischi, per giovani e meno giovani, che derivano dal trascorrere troppo tempo con gli occhi incollati allo schermo di un device tecnologico.
Che si tratti di una televisione, di un cinema, di un laptop o di un cellulare, ogni dispositivo ci obbliga infatti a guardare (troppo) da vicino. Se questo è ormai parte integrante delle nostre vite, non dobbiamo però dimenticare che possono manifestarsi conseguenze più o meno gravi. Quali sono dunque i principali problemi causati da una visione troppo ravvicinata e come porre rimedio a essi? Ce lo spiega Top Doctors, azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata.
Anche gli occhi si affaticano
Il problema più comune è senza dubbio quello che in termini tecnici si chiama astenopia, più noto come “affaticamento visivo”. Lacrimazione, secchezza oculare e mal di testa possono essere i principali sintomi. Alcune ricerche hanno messo inoltre in luce che esiste un rapporto tra le capacità visive di una persona e il tipo di impegno che viene richiesto a questa persona. Se il secondo supera il primo, i sintomi si manifestano in breve tempo e in maniera più fastidiosa.
Guardare lontano
Una particolare attenzione deve essere poi prestata se i soggetti sono i bambini e giovanissimi. In questo caso, infatti, c’è il rischio concreto di miopia che, a differenza dell’astenopia, è una modifica irreversibile dell’occhio. Come fare dunque per evitare questi problemi? Il rimedio esiste, è alla portata di tutti ed è anche piacevole: si tratta infatti di concedersi qualche pausa in cui ci concediamo il lusso di… guardare lontano: una piccola passeggiata, uno sguardo fuori dalla finestra, un’attività che ci porti a focalizzare oggetti che non siano a portata di schermo.
“I nostri occhi sono fatti per vedere alla luce dei raggi solari, mentre oggi ci troviamo a esporli a lungo, per questioni lavorative e non solo, alle radiazioni di luce blu. Inoltre, per natura, i nostri occhi sono abituati a vedere da lontano, a una distanza di tre metri: per osservare gli oggetti da vicino, come li stiamo abituando a fare, vengono sottoposti a uno sforzo enorme. Proprio per questi motivi si stima che nei prossimi 25 anni,
l’incidenza della miopia nella popolazione a livello mondiale, crescerà di circa l’80-90, con un’incidenza maggiore tra i bambini in età scolare” commenta il Dott. Gaetano Cupo, Oculista di Top Doctors.
Il tema della Giornata Mondiale della Vista 2021 è “Ama i tuoi occhi”: a conti fatti, passare ore all’aperto diventa il miglior atto d’amore e di cura verso i nostri occhi, che chiedono solo di… guardare lontano.