Intelligenza: solo umana? Anche animale? E delle macchine?
Da Treccani: INTELLIGENZA – Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento; propria dell’uomo, in cui si sviluppa gradualmente a partire dall’infanzia e in cui è accompagnata dalla consapevolezza e dall’autoconsapevolezza, è riconosciuta anche, entro certi limiti (memoria associativa, capacità di reagire a stimoli interni ed esterni, di comunicare in modo anche complesso, ecc.), agli animali, spec. mammiferi (per es., scimmie antropomorfe, cetacei, canidi).
E con l’avvento dell’AI (artificial intelligence) si stanno delineando alcune importanti conseguenze.
- Non è più propria dell’uomo e forse in parte minore degli animali
- Non potremmo più dire solo intelligenza per specificare quella umana ma dovremmo iniziare a dare definizioni nuove come HI (human intelligence)
- Alla lunga quale primeggerà?
E’ la fine di ogni illusione di antropocentrismo e di conseguenza di geocentrismo.
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Eloì, Eloì, lemà sabactàni?)
Domenica però è PASQUA!
ps 0% AI (Artificial Intelligence) – 100% MI (Mortal Intelligence)