Pubblico: scegliere la lontananza o la vicinanza?
Ammettiamo di aver identificato il target principale del pubblico che ci sta di fronte, dei fruitori del nostro messaggio. Sceglieremo un linguaggio vicino o un linguaggio lontano (diverso)?
Due esempi completamente agli antipodi che riescono ad essere ugualmente magnetici:
- la nonna sulla sedia a dondolo che sembra matusalemme che racconta della sua giovinezza o una favola.
Più sembra lontana, più sembra diversa da quello che siamo noi, più attrae e ci cala in un mondo altro - l’influencer diverso da noi, ma che sembra noi, che vediamo come qualcosa di raggiungibile, come noi tra pochi anni.
Fedez, Vacchi, …, persone che invidiamo per soldi, per bellezza, per … ma che comportandosi come potremmo comportarci noi, sembrano dire “ce la puoi fare anche te”.
Attenzione, in alcuni casi non c’è bisogno di scegliere, ad es. sono un medico, in un convegno di medici semplicemente mi esprimerò in linguaggio tecnico per far capire …
In eterogenei ho però due strade: seguo una via diversa, raccontando esperienze strane, lontane, del passato, del ricordo, …
oppure mi calo tra loro, mi comporto come loro ma con il fascino e l’invidia del mio successo.
Pur essendo attentissimo alle evoluzioni tecnologiche sono sempre affascinato dal passato (anche dal passato tecnologico) e preferisco raccontare favole.
@fpivari Cos’è un ##computer?: le ##domandetechdellanonna la risposta “##tech” di Fabrizio ##pilloleditech