Ho finito di leggere Perduti nei quartieri spagnoli di Heddi Goodrich
Sebbene fossi un divoratore di libri, sono anni che leggo poco e di solito solo in vacanza e quasi esclusivamente fantascienza.
Però la recensione radiofonica su RAI Radio Tre sentita in macchina andando al lavoro mi ha subito interessato.
Cosa spinge una scrittrice (Heddi Googrich) statunitense che vive in Nuova Zelanda a pubblicare il suo primo romanzo in italiano?
Ovviamente a Napoli ha vissuto durante uno scambio culturale e lì si è laureata ma cosa la spingere a scrivere di Napoli (Perduti nei Quartieri Spagnoli)?
Scriverò all’autrice e le porrò queste domande.
A parte queste curiosità, il libro è una storia d’amore, potrebbe sembrare una storia d’amore come tante ma è piacevole ed impressiona come è scritto bene, la qualità dell’italiano.
Solo alla fine emerge un importante nocciolo duro, il rapporto amore-materialità, nomadismo-radici, novità-tradizione, rischio-stabilità, …
La scrittrice alle domande poste tramite facebook mi ha così risposto:
Grazie per il post, Fabrizio, sono contenta che il romanzo le sia piaciuto. Le allego un articolo che ho scritto per il Domani Solo scrivendo in italiano riesco ad arrendermi alla felicità che risponde proprio alle sue domande riguardo alla scelta della lingua: come vedrà, per me è un argomento complesso! Se volesse citarmi mi farebbe ovviamente piacere, le pregherei soltanto di includere gentilmente il nome dell’articolo e del giornale insieme alla data di pubblicazione. Grazie ancora e un caro saluto dalla Nuova Zelanda.