Browser-web vs app-web: evviva la voce
Il browser-web, alla base di internet, rappresento per gli sviluppatori la libertà rispetto al client-server.
Purtroppo si pretese che fosse una sostituzione totale e veloce e questo spinse a creare strane soluzioni come i plugin o linguaggi evoluti all’interno del browser.
L’altro problema fu la complessità di queste schermate ed il fatto che si adattassero difficilmente a diverse tipologie di schermi.
Con l’avvento di smartphone e tablet la soluzione sembrò app-web anche se questo significò la fine della libertà e la necessità di costruire software ancora legato al sistema operativo lato client e di tener conto della dimensione del schermo.
Il cloud ha stravolto tutto e chi ha un portatile se ne rende conto: è sufficiente una connessione veloce, un sistema operativo ridottissimo ed un browser. Volendo non serve nemmeno il portatile, è sufficiente sedersi davanti ad un qualsiasi computer anche non proprio e con il solo browser e la login e password si può ricreare il proprio ambiente.
Molto diverso se si ha uno smartphone o un tablet. Bisognerà scaricare una pletora di app e di conseguenza dovrà “necessariamente” essere di proprietà.
Per questa ragione ho scelto di usare sempre e quasi esclusivamente portatili. Il grado di libertà è molto maggiore.
Si inizia a capire che le app sono limitanti, si cerca di andare verso modelli diversi sempre più cloud, sempre più simili a quelli dei portatili. Inoltre si inizia a capire che non tutte le persone possono avere i due pollici che si muovono alla “velocità della luce” e che se non si può usare la tastiera la soluzione migliore non sono i pollici ma la voce.
Per molti “nuovi computer” la voce rappresenterà la prima modalità di interfaccia mentre per cose più complesse si potrà con metodologie wireless intervenire diversamente.
Ad es. con un forno basterà dire: accenditi e imposta a 180 gradi.
Se invece si vorrà dare un piano di cottura del tipo: i primi 30 minuti a 120, poi 20 minuti a 150, quindi 5 minuti di grill, bisognerà utilizzare un computer e magare salvare la procedura con una modalità richiamabile come “cottura faraona”.