Bucatini alla Caruso: In Trattoria l’Estro si sbizzarrisce in Cucina
Come resistere ad uno dei primi piatti tipici della tradizione culinaria della nostra terra, come i bucatini alla Caruso? Una ricetta gustosa che deve il suo nome ad Enrico Caruso, tenore napoletano divenuto celebre in tutto il mondo: pare che l’artista durante le sue lunghe tourne avesse l’abitudine di chiedere agli chef preparazioni ad hoc, piatti dal sapore unico che con il tempo i cuochi inserivano nel menù deliziando i clienti.
Un armonioso trait d’union fra arte e cucina, testimonianza dell’amore che il maestro nutriva per la sua terra natia che ci ha permesso di scoprire ricette sensazionali come questi famosi bucatini.
Quale modo migliore per omaggiare la figura di Caruso rendendo lustro alla ricetta che porta il suo nome, frutto del suo ingegno come la sua incommensurabile arte? Immergiamoci allora nella cultura gastronomica partenopea con la ricetta dei bucatini alla Caruso svelata dallo Chef del locale Da Paolo Trattoria a Bologna.
INGREDIENTI PER LA REALIZZAZIONE
400 grammi di bucatini;
350 grammi di peperoni gialli;
600 grammi di pomodori tipo San Marzano;
300 grammi di zucchine piccole;
35 grammi di farina 00;
5 grammi di aglio;
1 o 2 peperoncini piccoli piccanti;
120 grammi di pecorino grattugiato;
Basilico, prezzemolo, origano e olio extravergine di oliva quanto basta.
PREPARAZIONE DELLA RICETTA
La preparazione della ricetta è un inno alla cucina italiana, un segno di gratificazione ai prodotti della nostra terra che sapientemente “mescolati” sanno donare gusto e sapore ineguagliabile al nostro palato…
Allora incominciamo con il lavaggio ed il taglio delle verdure:
Pomodori: vanno completamente pelati e tagliati a metà, se vi è una parte interna verde necessiterà rimuoverla, così anche per i semini rimasti all’interno. Infine verranno tagliati a cubetti e messi da parte.
Peperone giallo: verrà tagliato in due parti avendo cura di rimuovere il picciolo verde all’esterno e, privandolo dei filamenti interni di colore bianco ed ovviamente dei semini. Come già fatto con i pomodori, verrà tagliato a cubetti e messo da parte.
Zucchine: si dovranno spuntare e tagliare a rondelle (lo spessore deve essere di circa 3 mm) per poi essere versate in una ciotola contenente della farina.
LA FRITTURA DOVRA’ ESSERE ESEGUITA SEGUENDO ALCUNI ACCORGIMENTI
Le zucchine andranno mescolate con cura nella farina, necessiterà che la stessa finisca per aderire uniformemente alla verdura. Fatto ciò, si scolerà quella di troppo servendosi di un colino. Completata quest’operazione, sarà la volta della frittura in un tegame contenente olio bollente, facendo attenzione alle dosi, quindi meglio farlo un po’ alla volta perché si è constatato sia la soluzione migliore.
Attenzione anche a non superare i 180 gradi di temperatura visto che le zucchine potrebbero finire per bruciarsi, quindi per scongiurare questo pericolo è possibile tenere la temperatura sotto controllo con un termometro da cucina.
Conclusa la cottura, si scolerà e rimuoverà l’olio in eccesso con della carta assorbente per poi aggiungere del sale e mettere da parte il prodotto finito della frittura.
IL MOMENTO DELICATO DELLA COTTURA DELLA PASTA E DELLLA PREPARAZIONE DEL CONDIMENTO
Ovviamente andrà messa a scaldare una pentola sul fuoco con dell’acqua per la cottura della pasta, avendo cura di salare solo dopo l’ebollizione. Nel mentre si procederà con la preparazione del condimento, facendo soffriggere l’aglio in una padella antiaderente.
Verranno aggiunti i peperoni e successivamente 1 o 2 peperoncini piccanti, tagliati in piccoli pezzetti. Una volta aggiunto il tutto in padella non resta che lasciare rosolare per una decina di minuti.
L’aglio verrà poi rimosso ed ecco giunto il momento di inserire i pomodori da lasciar cuocere per circa 5 minuti, inserendo basilico ed origano qualche minuto prima di spegnere la fiamma.
Al termine la pasta (cotta al dente) verà scolata nella padella del condimento, per poi unirci le zucchine fritte con l’aggiunta dell’immancabile prezzemolo titato. Mescolati con cura gli ingredienti, ed amalgamati alla perfezione il piatto è pronto…et voilà, i bucatini alla Caruso sono serviti: ora non resta che condirli con un po’ di pecorino grattugiato.
ULTERIORI CONSIGLI DIRETTAMENTE DALLA TRATTORIA
Come è facilmente intuibile questo primo piatto rende al meglio se mangiato ancora caldo, perchè solo così è possibile godere appieno della genuinità dei suoi ingredienti freschi per la gioia del palato.
Nonostante ciò, chi avesse la necessità o il desiderio di consumarli anche nei giorni a venire, può conservarli in frigorifero per non più di un paio di giorni, avendo cura di custodirli in un contenitore a chiusura ermetica.
Per rendere la pietanza veramente appetitosa, lo Chef del Ristorante Da Paolo Trattoria di Bologna, consiglia di utilizzare pasta di semola di grano duro.