La cucina italiana patrimonio UNESCO: non era meglio potenziare le singolarità?
Il Consiglio direttivo della Commissione Italiana per l’UNESCO ha approvato la candidatura de «la cucina italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale» che, per la prima volta nella storia, vanta il duplice sostegno del “Ministero della Cultura” e del “Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste”.
Può sembrare un traguardo importante ma non era meglio portare avanti le singole specificità come era stato fatto per la pizza a cui doveva seguire pasta, pane, grissini, piadina, polenta, formaggi, … per poi concludere solo alla fine con la cucina italiana?