di Fabrizio Pivari venerdì 12 gennaio 2024
Sovrabbondanza nelle nostre case
Mi ricordo da bambino case vuote, senza orpelli, senza oggetti inutili. Lo stretto necessario più gli oggetti per le grandi feste: il servizio buono di piatti, bicchieri, ...
Similmente nel vestiario: i vestiti essenziali da tutti i giorni e il vestito della festa.
Oggi è una gara al sovrabbondante, quasi all'inutile, all'oggetto da regalare che stupisce e poi magari mai verrà utilizzato (ci regalarono il porta banana!).
Sovrabbondanza nei nostri computer
La stessa modalità di gestione compulsiva è spesso nei nostri computer (smartphone, tablet, portatili, ...).
La ricerca delle applicazioni più strane anche se poi quelle realmente utilizzate non superano le dita di una mano.
Fotografare, registrare e filmare spasmodicamente tutto, per poi condividerlo, spesso senza mai riguardarlo/riascoltarlo.
Incapacità di cancellare le cose inutili, spesso considerata perdita di tempo.
Questa sovrabbondanza nasconde la paura del vuoto?
Acrofobia, la paura del vuoto, sta alla base di questi comportamenti che sono anche la base del consumismo?
Sinceramente penso di si, inoltre penso che le paure siano tante.
- paura del vuoto (acrofobia)
- paura del silenzio (atelofobia)
- paura di stare con se stessi
- paura della solitudine (autofobia)
- paura di morire