Tecnologie digitali poco sicure per gestire le energie rinnovabili
Si stima che, entro il 2050, i sistemi energetici globali si baseranno per il 70% sulle rinnovabili, principalmente derivate da sole, vento, maree, pioggia e sorgenti geotermiche. Queste fonti energetiche sono ampiamente distribuite, di scala relativamente ridotta e situate in zone remote. Spesso, vengono gestite e amministrate utilizzando tecnologie digitali poco sicure, che si collegano direttamente alle infrastrutture legacy delle reti elettriche nazionali, creando così una superficie d’attacco allargata che gli attori malevoli possono prendere di mira.
Secondo gli esperti di Barracuda, sviluppare una solida resilienza dei sistemi digitali per l’energia rinnovabile significa innanzitutto comprendere le aree di rischio, che includono:
- Vulnerabilità del codice e configurazioni errate nel software integrato
- API non sicure
- Sistemi di gestione, controllo, reporting e analisi
- Automazione
- Servizi di accesso remoto
- Ubicazione fisica dei sistemi
- Traffico di rete
- Connessione Internet
- Infrastrutture legacy delle reti elettriche
- Assenza di normative e coordinamento sulla security
Per certi versi, i sistemi per l’energia rinnovabile non sono diversi da altri apparati IoT. Gli hacker possono individuare e prendere di mira componenti vulnerabili, software privi di patch, impostazioni di default non sicure e connessioni non sufficientemente protette.
“Mettere in sicurezza un ambiente complesso non deve per forza essere altrettanto complesso. Vale la pena prendere in considerazione il SASE (Secure Access Service Edge), una soluzione integrata che connette in modo sicuro persone, dispositivi e oggetti alle loro applicazioni, ovunque si trovino”, commenta Stefan Schachinger, senior product manager, network security di Barracuda. “Se a questo si aggiungono segmentazione della rete e formazione degli utenti, allora si ottengono basi solide per la cyber resilienza, non solo per prevenire un attacco, ma anche per contenere l’impatto di un incidente se si viene colpiti”.