La fine dell’era della fiducia
E’ la fine dell’era della fiducia.
Forse è dovuto alla globalizzazione, forse è dovuto alla tecnologia, forse … sta di fatto che oggi le persone non si fidano.
Bisogna valutare, confrontare, stimare, … ogni cosa che si compra (case, automobili, …), ogni servizio che si usa (banche, scuole, ospedali, …), ogni professionista che si interpella (assicuratore, formatori, medici, …) e spesso non si hanno gli strumenti per farlo.
Era semplice: I trust you, una stretta di mano e tutto era risolto.
Oggi la semplice dimostrazione di chi sono è complessa e difficilmente si può basare sulla fiducia.
In un seggio elettorale anche senza un documento una persona può essere riconosciuta da un componente del seggio.
In poste, c’è bisogno del documento codice fiscale. Il codice fiscale non è un documento ma è la lettura codice fiscale che scatena la procedura.
In ospedale?
Come donatore di sangue AVIS mi sono recato per la donazione. Mia moglie aveva preso dal portafoglio il mio documento codice fiscale per fare il green pass e si era dimentica di rimetterlo a posto.
Sebbene avessi dimostrato chi ero con il documento Carta di Identità, siccome il mio documento era cartaceo (come la patente), non sono riusciti a scatenare la procedura. Non hanno potuto fidarsi, non ho potuto fare una autocertificazione (che è un documento) e sono dovuto tornare a casa per prendere il documento Tessera Sanitaria.
Tenendo presente che ero andato in bicicletta, che sono un libero professionista e quindi la mia è una donazione non solo di sangue ma anche di tempo, che ero a digiuno, è ovvio che la procedura sicura di identificazione per me cliente, in casi particolari, risulta un po’ strana.
Confido in diverse procedure per le reali urgenze nel caso di non presenza di documenti.
Come un boomerang, la non possibilità di fidarsi si ritorcerà: come non possono fidarsi di me e di quello che dichiaro, difficilmente ci si fiderà dell’ospedale, dei medici e dei sanitari, fidandosi sempre più di statistiche e recensioni ed in futuro di programmi e robot.
Speriamo si possa ritornare ad un rapporto umano e di fiducia in grado di confinare/relegare le nuove procedure tecnologiche.
ps Se si usasse l’impronta digitale, l’iride, un chip sotto pelle, non dovrei dimenticarli.
Fabrizio Pivari
pivari.com