Giovani e Vino: assaporare, gustare centellinare per evitare gli abusi
I giovani non dovrebbero bere alcolici. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda la totale astensione dal consumo di alcol fino ai 15 anni.
In Italia con la Legge 8 novembre 2012 n.189 vige il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni.
E la realtà?
la presenza di fenomeni come il binge drinker voce di wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Binge_drinking e riportata dal Ministero della Salute dal 2011 lo scopo principale di queste “abbuffate alcoliche” è l’ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo, che sostituisce la semplice volontà di degustare una bevanda
ragazzi giovanissimi nei pronto soccorsi in coma etilico
Penso che come per tanti altri settori il problema nei giovani siano gli eccessi, la mancanza di uso consapevole, la volontà sempre di andare oltre i limiti, come mostrato in qualsiasi video internet, in qualsiasi sport moderno.
Da sempre essere giovani vuol dire anche questo, ma penso che in passato si fosse più consci dei rischi, che non si stava partecipando ad un videogioco dove si avevano più vite.
Quindi il problema di fondo è sempre assaporare quello che si sta facendo. In un vizio o in una virtù evitare l’abuso centellinando, gustando con calma.
In questo ambito, io sono sempre stato un consumatore di gusti forti, che impedivano l’abuso:
rispetto alla birra o ai vini bianchi, i rossi corposi come barbera o chianti
rispetto ad un sigaro cubano, mezzo toscanaccio
rispetto a piatti raffinati, piatti della tradizione come trippe
rispetto ai cocktail o liquori freddi, un baby di whisky
…
Una strada differente potrebbe essere quella percorsa da ZAI.wine con un vino corposo ma a bassa gradazione alcolica, green, con colori e disegni giovani, che in lattina indichi la quantità appropriata da degustare.