What makes people engage with math
Regola numero uno: lasciarsi incuriosire
Il giovane matematico Grant Sanderson, dopo la laurea a Stanford e l’impegno nel progetto open-source “Manim” (mathematical animations), il 9 febbraio 2020 ha spiegato a TEDx quelle che secondo lui sono le motivazioni che spingono a confrontarsi con la matematica e a mettersi in gioco con i suoi problemi.
Mostrando per esempio il legame tra le trasformazioni di Fourier e gli accordi musicali, e tra le reti neurali e le matrici, Sanderson sostiene che una buona dose di incentivo alla matematica provenga dal legame tra questa disciplina e la realtà, dalle sue applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni e dal fatto che essa costituisce il presupposto necessario per comprendere scienza e tecnologia.
Ma c’è dell’altro. Secondo Sanderson è difficile convincere i ragazzini di una noiosa lezione di algebra che la formula quadratica di un’equazione di secondo grado tornerà loro utile nell’esperienza lavorativa. Che cosa allora rende avvincente un problema? Che cosa spinge ad accanirsi per trovarne la soluzione? Qual è la motivazione che spinge certe persone a dedicare la loro vita alla matematica?
Grant Sanderson ha cercato la risposta nel livello di interesse suscitato dai video del suo canale YouTube 3blue1brown . Gli argomenti trattati dal canale, che ad oggi ha superato i due milioni di iscritti e le 85 milioni di visualizzazioni, vanno dalla matematica pura, i numeri primi e le stranezze di π, ad argomenti più tecnici, quali le reti neurali, funzionamento delle criptovalute e fisica applicata.
E analizzando alcuni dei sui video, trattanti argomenti quali ad esempio il problema di Putnam, Sanderson è giunto alla conclusione che una forte attrattiva della matematica risiede nel mistero che un problema cela e nella sfida che esso lancia a chi vi si approccia. Oltre all’utilità e alla concretezza, l’aspetto astratto e la libertà dalla realtà stimolano l’inventiva e toccano la corda della curiosità.
“Il matematico non studia la matematica pura perché è utile, la studia perché trova diletto in essa, e trova diletto in essa perché è bella”
Henri Poincarè
Regola numero due: incuriosire
Certo è che, come ammette anche Sanderson, non tutti trovano più stimolante la difficile risoluzione di un problema rispetto ad una sfida in palestra, o rispetto ad un qualsiasi altro tipo di competizione con gli altri o con se stessi. Anzi, non di rado studenti e adulti ammettono, quasi con aria colpevole, il loro rapporto conflittuale con la matematica, quel mostro incomprensibile che permea maledettamente la realtà che ci circonda. Tuttavia nella maggior parte dei casi si tratta, a mio parere, di capovolgere il normale rapporto con la materia e di vederla con altri occhi. Si tratta di slegare la matematica dai doveri scolastici e dalla serietà che ne deriva, per renderla il più possibile curiosa e affascinante.
Questo è ciò che provano a fare anche i canali YouTube looking glass universe e numberphile . Usando strumenti grafici che permettano una migliore visualizzazione dello spazio, del moto e delle funzioni, i loro brevi video affrontano sia argomenti scolastici che curiosità storiche o tecniche, ma sempre con occhi diversi, con una prospettiva che mira al contempo ad una comprensione profonda e ad una simpatica leggerezza.